La storia della città
I quartieri di Kings Valley
Mezzi di trasporto pubblico
Nuovi equilibri mondiali
Lo spionaggio
Spionaggio: esempi
La polizia (KVPD)
Riverville Hospital
Criminalità e razzismo
C.R. - Italiani
C.R. - Irlandesi
C.R. - Afroamericani
C.R. - Ebrei
C.R. - Tedeschi
C.R. - Asiatici
C.R. - Latino Americani
C.R. - Nativi Americani
La situazione delle donne
Questioni di genere
I partiti negli Stati Uniti
Il consiglio comunale

LA STORIA DELLA CITTA'

KINGS VALLEY


Location of Kings Valley in Lucas County
Coordinates: 41°29'26.4"N 83°50'12.1"W
Country: United States
State: Ohio
County: Lucas
Government:
Mayor: Helmut Johnson
City Council:
Andrew Lloyd - President
Ferdinand MacKenzie
Arcibald George II Wellington
William Westrose
Fitzgerald Hunt
Bradley Williams
Area:
• Total: 6.59 sq mi (17.07 km2)
• Land: 6.19 sq mi (16.03 km2)
• Water: 0.40 sq mi (1.04 km2)
Elevation: 679 ft (207 m)
Population:
• Total:8,033
• Density: 1,413.4/sq mi (545.7/km2)
Time zone: UTC-5 (Eastern (EST)
• Summer (DST): UTC-4 (EDT)
ZIP codes:43571

Kings Valley si trova nella contea di Lucas a circa 21 miglia da Toledo che rimane a nord est e a circa 22 miglia da Napoleon (contea di Henry) che si trova a sud ovest. Al censimento del 1945 contava quasi 8000 abitanti.

L'ORIGINE E LO SVILUPPO

C'era una volta (si comincia sempre così) una cittadina, situata in Ohio, sorta durante l'inizio dell'800 che portava con sè, nella sua storia, una leggenda di amicizia coi Pellerossa e di mistiche maledizioni che furono sventate da incredibili collaborazioni. Nessuno ha mai scoperto, negli anni, se questa storia fosse vera o no. Associazioni misteriche, addirittura, durante gli Anni Venti, hanno provato a sciogliere la matassa di questo arcano, senza riuscirci. Harrison, questo il nome del fondatore, comunque, continua ad avere, ancora oggi, la sua Piazza, la sua statua, nel centro storico della città, l'Historical Center Con il passare degli anni la cittadina ha avuto una crescita e uno sviluppo notevoli. Tante persone hanno preso la scelta di trasferirsi e aprire la loro attività. Rigogliosa e prospera, nei primi anni del '900, e soprattutto negli Anni Venti, vide il suo massimo splendore e una notevole espansione, non solo di attività commerciali e associazioni, ma anche in politica e nel sociale, portando la cittadina a un livello di diritti civili quasi invidiabili, precorrendo addirittura i tempi, dove afroamericani e asiatici, per esempio, potevano trovare la loro strada anche al di là del crimine o della povertà.

LA CRISI

Ma la crisi economica del 1929 si fece sentire anche nella piccola cittadina nell'Ohio, come nel resto del mondo. Quelle attività commerciali aperte con fiducia chiusero i battenti, altre effettuarono licenziamenti di massa che portarono ad un impoverimento graduale della popolazione, prima considerata ceto medio borghese, e al suo migrare verso i quartieri più poveri. La migrazione fece crescere i quartieri, che si espansero a dismisura, raggiungendo anche la periferia. I quartieri bene, come l'Historical Center, riuscirono invece ad ampliarsi solo di poco e solo dopo una decina di anni, quando la crisi fu quasi del tutto depennata. La crisi lasciò, quindi, il suo segno. La cittadina, a differenza di prima, di quei rigogliosi Anni Venti che rimangono nella memoria dei cittadini, diventò più povera e con una percentuale di popolazione, in gran maggioranza, con gravi problemi economici. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, e l'attacco di Pearl Harbor, molti uomini tentarono la sorte con l'arruolamento, spronati anche dalla base militare presente in città. Una città che per molti anni fu in mano alle donne che aprirono e riaprirono attività, che si tirarono su le maniche e si misero a lavorare duramente, coprendo ruoli da uomini, anche nello sport.

LA RINASCITA

Fu grazie a un cittadino storico che la città cominciò a risollevarsi. Mister JAMES KING era un vecchio proprietario bianco di alcune fabbriche e di appezzamenti terrieri, non proprio di spicco, ma comunque piuttosto conosciuto. La leggenda narra che la sua famiglia derivi direttamente dal primo insediamento dopo il patto coi Pellerossa. Ragionando sulla situazione disastrosa in cui si trovava la città, decise che, a costo di rimanere senza un soldo e rischiando in prima persona, avrebbe dato lavoro a tutte le famiglie che poteva. La sorte fu dalla sua parte e con tanti sacrifici, e qualche collaboratore che abbracciò la sua causa, molte famiglie impoverite riuscirono ad andare avanti e, col tempo, a stabilizzarsi, come anche l'economia interna. Alcuni riaprirono le loro vecchie attività, e ne nacquero di nuove, tanto da arrivare al 1936 in attivo, nonostante non si raggiunse più il livello economico di dieci anni prima, livello che si vedrà aumentare solo dopo la guerra. Mister King nel 1937 morì, ormai molto anziano. La popolazione della città, sotto votazione pubblica, decise di ricordare Mister King e il suo impegno, come fu per Harrison, e la maggioranza votò per cambiare il nome della città in KINGS VALLEY in suo ricordo, al quale fece seguito un rinominare completo dei quartieri. Da allora la vecchia cittadina, ormai Kings Valley, continuò il suo tram tram, nonostante la guerra imminente. Un esempio su tutti su come si può cadere e rialzarsi più forti di prima.

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I QUARTIERI DI KINGS VALLEY


HISTORICAL CENTER



L'Historical Center è il centro storico della città. Circondato dagli altri quartieri, è rimasto pressochè invariato in ampiezza, nonostante la costruzione di nuovi edifici ed esercizi commerciali. E' da qui che è stata fondata la città, per quell'antica leggenda che ancora circola e che nessuno ha voluto più rappresentare. Il primo fondatore è stato ricordato con una statua nella piazza, che si trova esattamente al centro del quartiere. Le abitazioni qui si suddividono in case di due piani famigliari o bifamigliari, o palazzi per lo più storici.

SOUNDVIEW


Originariamente era il quartiere commerciale della città, ma con il passare degli anni, e la nascita dei cafè letterari, ha iniziato ad essere fulcro di arte, cinema, fotografia. Ora è definito il quartiere artistico per eccellenza, sede, anche, degli Studi cinematografici. Non è difficile notare qualche star passeggiare per la via principale. Gli edifici sono storici, per lo più palazzi di due o tre piani.

MERCHANT RAW


Quando la popolazione iniziò ad espandersi fuori dal centro città, questo quartiere iniziò ad ospitare i ceti meno abbienti e gli immigrati. Negli anni 20, la maggior parte degli abitanti era italiana, afroamericana, irlandese e asiatica. Si vociferava che risiedesse in queste zone, la sede della mafia. Poi, con il tempo e con la nascita di York Hill, afroamericani e cinesi sono stati allontanati e costretti in periferia. Ad oggi Merchant Raw possiamo considerarlo il quartiere industriale della città ed il più popolato. Nella via principale la Roscoe Street si possono incrociare italiani, mentre la Lincoln, e le abitazioni vicino alle fabbriche sono abitate esclusivamente dagli irlandesi. Le case qui sono più che altro appartamenti in costruzioni di almeno tre piani, una vicino all'altra. Si respira sempre un'aria sporca, dovuta ai fumi che escono dalle fabbriche non molto distanti.



Specifiche sulla Criminalità
Lincoln Avenue: Zona controllata dall'IRA. Traffico d'armi. Forte rivalità con gli italiani.

Roscoe Street: Zona controllata dalla mafia italiana. Riciclaggio di denaro. Forte rivalità con gli irlandesi. A seguito degli eventi (Quest Clovers&Cloth Caps), il gruppo criminale risente di un vuoto al potere.

RIVERVILLE


Un tempo era considerata la zona periferica della città, che comprendeva quello che ora è York Hill. Vi si poteva trovare l'abitazione di una famiglia benestante e poco più in la, una catapecchia di qualche famiglia povera. Ora Riverville è diventato il quartiere dove i fortunati, che non hanno risentito della crisi del 29, hanno deciso di trasferirsi. Dopo l'Historical Center, è qui che la popolazione benestante risiede. Quindi è facile trovare ville di proprietà con giardino che costeggiano il fiume. Qui si trova il gruppo di casette bifamigliari riservate solo ed esclusivamente ai militari della Base di York Hill. Inoltre è la sede del complesso sportivo "Gambino", e del Riverville Hospital.

GREEN HILL


Questo quartiere, è un oasi incontaminata nel verde. Una volta percorsa la Main Street, con le sue abitazioni ed esercizi commerciali, ci ritroviamo immersi in un paradiso. Per primo notiamo il Kings Valley Park, poi la distesa di vegetazione che è questa collina. La popolazione si concentra sulla Main Street, tranne qualcuno che è riuscito a edificare villette sulla Sunrise Street sopratutto nel lato sinistro. Anche perchè a destra possiamo trovare la sede della Kings University, con il suo campus, e le facoltà di legge, medicina e letteratura inglese. Le star del cinema soggiornano principalmente in questo quartiere. E vi si trova anche la comunità ebraica. Le abitazioni si concentrano per lo più sulla Main Street in appartamenti, o case su due piani. Invece sulla Sunrise Street troviamo vere e proprie ville.

YORK HILL



Il quartiere prende il nome dalla base militare. E' la periferia, dove la povertà è parte radicale degli abitanti di questa zona. Spiccano in primis le file di case popolari. Grandi edifici con più appartamenti che danno ospitalità al ceto più povero e agli immigrati che si sono spostati qui da Merchant Raw. Afroamericani, asiatici, nativi, ispanici e così via. Anche qui sorgono alcune fabbriche, come quella che ancora ora rifornisce la base militare di munizioni. Costruita in questa zona per la vicinanza al fiume, la reperibilità dell'acqua e perchè zona aperta per esplosioni improvvise, durante le prove. Inoltre si possono trovare attività sicuramente non legali, come alcune case chiuse, gestite principalmente da asiatici. Per raggiungere il quartiere dei "ghetti" bisogna oltrepassare il ponte, imboccare la Clove Alley una traversa della Clove Row che è un'altra delle strade principali in quanto conduce alla stazione ferroviaria. Lungo la via è presente anche la strada sterrata e privata che conduce alla base. Poi si può trovare la caserma dei pompieri e le palazzine destinate agli agenti di polizia. Infine anche il poligono di tiro. Ben lontana dalla città in un luogo circondato da boscaglia e verde quasi incontaminato, sorge la riserva indiana che conta un numero discreto di nativi americani ben decisi a non mischiarsi con la popolazione di Kings Valley a differenza di alcuni di loro che si sono stabiliti nel sotto quartiere.

Specifiche sulla Criminalità

Quartiere afroamericano: - Gang criminale di poco conto con contatti con la Black Mafia, principalmente si occupano dello spaccio di cocaina (bassissime percentuali) ed eroina non pura. - Gruppo di afroamericani del sud con credenze fortemente legate ai Loa. - Tensioni e dissapori in particolare con la comunità latina con alterchi più o meno noti che vedono le due fazioni contrapporsi.

Quartiere latino-ispanico: - Gang criminale quasi totalmente disgregata, spaccio di oppiodi (in particolare eroina) e marijuana ormai minimo e totalmente confinato nel quartiere dal quale raramente li si vede uscire (dovuto agli eventi della Quest Luci&Ombre). Tensione con la comunità afroamericana. Marcata diffidenza, nata alla luce degli eventi accaduti (Quest Luci&Ombre) con la comunità asiatica.

NEW HEIGHTS


Questa è la parte moderna della città, il quartiere sorto negli ultimi anni 20, distaccandosi così dal vecchio Soundview. Proprio qui è sorto il primo centro commerciale. Le abitazioni sono nuove costruzioni che richiamano la modernità, edifici di due o tre piani, sebbene non vi sia ancora una grande concentrazione di abitanti rispetto agli altri quartieri. Sicuramente è sede di attività commerciali e di divertimento grazie al Drive In sito nelle piane vicine. Circola voce, in città, che ci sia anche una zona dove gli omosessuali si incontrano, in gran segreto. Non è stata ancora ben identificata.

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MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICO
In città ci si può muovere senza problemi, anche se non si è provvisti di automobili, moto e quant'altro. E' possibile trovare svariati mezzi come i TRAM, gli AUTOBUS e i TAXI.


Il TRAM (T [BLU]) parte ogni mattina da Green Hill ed attraversa tutto il centro città:
1°fermata: Banca
2°fermata: St Patrick
3°fermata: Municipio
4°fermata: Teatro
5°fermata: River Street
6°fermata: Ospedale
7°fermata: Lincoln
Poi sale di nuovo verso la Main Street fino alla banca.
L'AUTOBUS (A [ROSSO]) percorre un tratto più lungo, e si dirige anche verso York Hill

1°fermata: Kings University
2°fermata: Banca
3°fermata: St Patrick
4°fermata: Washigton
5°fermata: Studi Cinematografici
6°fermata: River Street
7°fermata: Clove Row 1
8°fermata: Stazione
9°fermata: Ospedale
10°fermata: Lincoln
Quindi sale verso la Main Street e torna verso l'università.

Infine i TAXI (X [VERDE]) si possono trovare in piazza, e alla stazione come base di partenza, ma viaggiano per la città, quindi sfruttabili in varie parti del centro. In piazza è possibile trovare un servizio Taxi riservato esclusivamente agli afroamericani, che sosta in disparte rispetto agli altri.
TRAM e AUTOBUS seguono questo orario.
Prima corsa alle 5.00, ultima corsa alle 00.00
Da una fermata all'altra passano 5 minuti per il tram, 7 minuti per l'autobus.

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NUOVI EQUILIBRI MONDIALI
La seconda guerra mondiale determinò la fine degli equilibri geopolitici tradizionali, che già la prima guerra mondiale aveva messo in crisi. I nuovi stati-guida della politica mondiale diventarono gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. L'Europa perse la sua importanza nella scacchiera mondiale, in particolare la GERMANIA: responsabile delle due guerre mondiali e in queste sconfitta.GRAN BRETAGNA: vincitrice delle due guerre mondiali, ma da esse indebolita e impoverita. FRANCIA: divisa in due parti durante la seconda guerra mondiale e considerata vincitrice del conflitto, ma da questa semidistrutta.
USA e URSS assunsero il ruolo di superpotenze e si estendevano su territori vastissimi. Avevano un marcato carattere multietnico, possedevano importanti risorse naturali - soprattutto energetiche - e massicci apparati industriali. Ognuna delle due, inoltre, aveva un diverso orientamento ideologico, che veicolava una visione del mondo radicalmente opposta.

GLI USA AL TERMINE DELLA II GUERRA MONDIALE

Nel 1945 gli Usa hanno circa 150 milioni di abitanti. In guerra hanno avuto un numero di morti importante, ma non elevato, 300.000 uomini. La loro industria ha prodotto massicciamente armi e risorse per gli Alleati Producono la metà del PIL lordo globale Sono tecnologicamente all’avanguardia. I loro apparati produttivi sono integri e efficienti. Gli Usa avevano una prospettiva sul mondo fondata su questi capisaldi: democrazia liberale, pluralismo politico, concorrenza economica, ampia libertà personale, ideologia del self-made man e del successo individuale.

L'URSS AL TERMINE DELLA II GUERRA MONDIALE

L’Urss nel 1945 ha una popolazione di 200 milioni di abitanti Ha subito perdite umani e materiali molto imponenti: 20 milioni di morti, di cui 15 milioni di civili L’economia sovietica è meno dinamica di quella statunitense Gode di grande prestigio per avere sconfitto le nazioni fasciste da cui era stata invasa e contava sul sostegno entusiasta del movimento comunista internazionale. Possiede un esercito ingente grazie all’imponente popolazione del paese.

LA NASCITA DELL'ORGANIZZAZIONE DELLE NASIONI UNITE

L’orrore causato dalle conseguenze distruttive della seconda guerra mondiale e il senso di timore determinato dal pericolo dell’arma atomica determinò il desiderio diffuso nell’opinione pubblica globale di rifondare il sistema delle relazioni internazionali, che dovevano basarsi su regole nuove e condivise .Questa è la matrice che portò alla fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Furono soprattutto gli Usa a spingere per la costruzione di un nuovo sistema di relazioni globali regolate da un organismo internazionale super partes. L’ONU nacque durante la conferenza di S. Francisco tenuta tra aprile e giugno 1945 e si sostituì alla fallimentare Società delle Nazioni. A Londra si tenne la prima Assemblea generale, che votò a favore della proposta americana di situare la sede centrale dell’Onu a New York .Nel 1948 l’Onu approvò la Dichiarazione universale dei diritti umani, che doveva regolare i rapporti tra gli stati membri

LA GUERRA FREDDA

Cominciava la “guerra fredda”, definizione data dal giornalista statunitense Walter Lippmann: “non una guerra guerreggiata, ma una irriducibile ostilità tra due blocchi contrapposti di stati” (Sabbatucci- Vidotto). La Germania divenne il primo e principale terreno di scontro in questo nuovo tipo di conflitto. Il paese era diviso in quattro zone di occupazione e la stessa capitale Berlino, che era all’interno dell’area controllata dall’Urss, era a sua volta divisa in quattro settori controllati dagli stessi paesi tra cui era divisa la Germania

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LO SPIONAGGIO
Un quadro generale

Una delle difficoltà, quando si parla di spionaggio, è di ordine semantico. Spiare, ma solo raccogliere informazioni o fare dell'intelligence, oppure il limite del controspionaggio, provoca una gran confusione che accresce durante la Seconda Guerra Mondiale su tutto quello che una 'spia' può avere fatto in più e in via segretissima. Dal 1939 le cose cambiano e la Seconda guerra mondiale apre una fase del tutto nuova, non solo in termini di progetto tecnologico, ma anche dal punto di vista strutturale e funzionale, strategico e tattico, politico e ideologico.
Durante la Seconda Guerra Mondiale ci sono elementi di novità rispetto a quella precedente, per quanto riguarda l'attività dei servizi segreti. In primo luogo la presenza sul campo di tre ideologie tra loro concorrenziali (democrazia occidentale, nazifascismo e comunismo) ha condizionato il quadro militare in modo del tutto originale in confronto al passato. All'omologazione di fondo dei vari servizi segreti, durante la Guerra su base patriottica, si è così sovrapposta una polarizzazione ideologia di tale peso da produrre strutture e forme operative diverse (o contrastanti) a seconda delle varie nazioni in conflitto. Questa polarizzazione si è riflessa anche sull'attività concreta dei vari agenti con la nascita di una figura inedita destinata a rendere obsoleta la classica dicotomia tra 'spie patriottiche' e 'spie per denaro': quella della spia 'ideologica' capace di far prevalere la propria scelta politica
Nel caso della Germania nazista questa polarizzazione ha aggiunto una nuova dimensione, determinando una contrapposizione frontale tra strutture politiche (di ortodossia nazista) e militari (di orientamento anti-nazista) destinata a perpetuarsi lungo tutto il conflitto con effetti spesso decisivi sulle vicende belliche. Infine la globalità dello scontro fra gli Alleati anglo-russo-americani e l'Asse ha avuto come effetto una crescita esponenziale del peso specifico attribuito ai vari servizi segreti che dalla loro originaria funzione di semplice supporto rispetto alle varie operazioni militari sono passati sia a un coinvolgimento diretto dell'impostazione strategica dell'intero conflitto, sia a interventi di tipo politico in sostegno delle scelte via via operate dai vari governi.

Dopo il 1939 la tradizionale accoppiata spionaggio-controspionaggio è sopravvissuta solo come parte rispetto a un tutto assai più ampio e complesso, che ha finito per comprendere anche propaganda e disinformazione, tecnologia e prestidigitazione, filosofia dell'inganno e sfruttamento sistematico del doppio gioco a fini mistificatori, operazioni di 'commando' e 'lavori sporchi'. Con l'aggiunta di peculiarità del tutto inedite:

- la scomparsa dell'eroe solitario, soppiantato dalla rete quale strumento decisivo dello spionaggio
- Il ruolo di una figura come Winston Churchill, unico leader contemporaneamente capo del governo e patron dei propri servizi segreti
- il peso determinante, in senso positivo e negativo, del dilettantismo nel caso di alcune agenzie come il SOE britannico e l'OSS americano
- la presenza di un servizio segreto militare, come l'Abwehr tedesco, impegnato a combattere due guerre diverse (uno contro gli Alleati e l'altra contro il regime nazista) senza rinunciare a una lealtà di fondo verso il proprio paese
- il primo esempio di una conflittuale collaborazione fra due mondi abissalmente lontani come quello degli scienziati e quello delle spie
- la diffusione del 'doppio gioco' quale prassi così corrente da rendere spesso impossibile l'accertamento finale del 'cui prodest?'
- il tramonto definitivo della mitica contrapposizione fra l'agente-gentiluomo e l'agente-tagliagole dinanzi alla proliferazione dei 'lavori sporchi' (più o meno camuffati) quali pilastri portanti della 'nobile arte della spia' sua nel campo 'buoni' che in quello dei 'cattivi'

Questo è il panorama della 'guerra segreta' che si è combattuta su tutti i fronti tra il 1939 e il 1945.

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SPIONAGGIO: ESEMPI
Qualche esempio

Germania

Durante la Seconda guerra mondiale tutte le nazioni in conflitto si dotarono di una pletora di organizzazioni di Intelligence, spesso in conflitto tra loro. Non tutte furono ugualmente efficienti. Il progetto del gerarca nazista Heinrich Himmler di unificare sotto il suo diretto controllo tutte le attività di spionaggio e di polizia del Terzo Reich era eccessivamente ambizioso e privilegiava la fedeltà al regime nazista rispetto all’efficienza, oltre ad entrare in conflitto con l’Abwehr, la cui indipendenza e autonomia era gelosamente custodita dalla Wehrmacht. La struttura rigidamente verticale sia dei servizi segreti dipendenti da Himmler che dell’Abwehr li rendevano assolutamente refrattari a qualsiasi contributo potesse provenire da altre fonti, garantendo efficienza e professionalità, ma anche rigidità mentale e soprattutto l’incapacità di riconoscere i propri difetti ed errori.

Russia

I Sovietici avevano un enorme vantaggio rispetto ai propri avversari: le reti di appartenenti e di simpatizzanti comunisti diffuse in tutti i paesi in guerra, Germania compresa. La loro struttura gerarchica l’attitudine alla segretezza e alla cospirazione coltivate negli anni dei progetti rivoluzionari resero più semplici che per altri le attività di infiltrazione: i sovietici riuscirono ad inserire proprie spie praticamente ovunque.

Gran Bretagna e Stati Uniti

Il modello che ebbe maggiore successo, comunque, fu quello anglosassone. In particolare in Gran Bretagna, ma anche negli Stati Uniti, la società aveva intensi rapporti di comunicazione orizzontali, che metteva naturalmente in collegamento e in collaborazione tra loro esperienze e competenze diverse, con estrema fantasia e persino spregiudicatezza: la ricetta migliore per produrre idee nuove e miglioramenti costanti.

America Latina

Quasi tutti gli stati latini hanno dovuto rispondere all'attività di spionaggio. Il Messico e il Brasile hanno collaborato con gli Stati Uniti nel bloccare le cellule dell'Asse. Cile e Argentina hanno consentito invece di operare nei loro paesi per la maggior parte della guerra, causa di notevole discordia tra le due nazioni e gli USA. Molti Stati latinoamericani si sono dovuti occupare degli immigrati provenienti dall'Asse, con rischio di essere accusati di spionaggio gli stessi emigranti, come successe in Colombia.

Tedeschi e spagnoli in America Latina

La minaccia dello spionaggio tedesco e spagnolo era molto più reale. Durante tutta la guerra, i tedeschi operavano reti di spionaggio in tutti i paesi più importanti della regione, tra cui Argentina, Cile, Paraguay, Brasile, Cuba, Messico e altri. L'operazione Bolivar, come si chiamava, era incentrata su comunicazioni radiofoniche clandestine dalla loro base in Argentina a Berlino in Germania, ma ha anche utilizzato i mercantili spagnoli per la spedizione di intelligenza cartacea in Europa. Quest'ultimo è stato possibile a causa della cooperazione spagnola con le agenzie di intelligence tedesche durante la guerra. Sebbene l'Argentina e il Cile abbiano "infilato" gli agenti dell'Asse che operavano nei loro paesi all'inizio del 1944, un'attività di Bolivar continua fino alla fine della guerra europea nel maggio 1945.

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LA POLIZIA (KVPD)
Breve Storia della polizia Americana

La polizia negli Stati Uniti, è stata inventata in poco tempo, approssimativamente dal 1825 al 1865. L'istituzione nacque non per via della criminalità impellente, ma per contrastare le azioni collettive, cioè la polizia nacque per contrastare una folla grande e ribelle che potevano essere le rivolte nel Nord degli Stati Uniti e la minaccia dell'insurrezione nel Sud degli Stati uniti.
Come ci si può aspettare, la polizia, in America, ha tante storie quante sono i suoi stati. E tante storie diverse a causa della diversità, di leggi e di pensiero, tra Nord e Sud.
All'inizio la polizia si affidò fortemente ai cittadini volontari, gruppi di guardia e un sistema di reazione noto come 'posse comitatus', simile al sistema della milizia che continuò fino all'Ottocento. La vera riforma della polizia, però, non avviene durante gli anni 40. Bisognerà attendere almeno una ventina d'anni prima che presidenti come Johnson, prendano in mano le iniziative di riforma poliziesca. Solo allora avremo una polizia orientata alla comunità, nella quale partecipa attivamente, se serve.

I Tre Stili della Polizia Americana

Nella Polizia Americana vengono riconosciuti tre stili:
WATCHMAN - Sottolinea l'ordine di mantenimento, di solito in una comunità con una base industriale in declino e una collettività etnica/razziale mista. Questa forma di Polizia è implicitamente meno proattiva di altri stili e alcuni reati possono essere 'trascurati' per una serie di motivi sociali, giuridici e culturali, fintanto che l'ordine pubblico è mantenuto. L'ampia discrezionalità esercitata in questo stile di polizia può provocare accuse di discriminazione, quando sembra che il trattamento della polizia di diversi gruppi determini la percezione che alcuni gruppi ottengono un trattamento migliore rispetto ad altri
LEGALISTIC - Sottolinea l'applicazione della legge e la professionalità di questa forma di polizia. Di solito si trovano in città con composizione socioeconomica mista. I funzionari sono tenuti a generare un gran numero di arresti e citazioni e agiscono come se ci fosse un unico standard di comportamento che va bene per tutti, piuttosto che per i diversi gruppi. Tuttavia, il fatto che alcuni gruppi abbiano maggiori probabilità di avvalersi dell'applicazione della legge significa che questa rigorosa applicazione delle leggi può sembrare troppo agguerrita su alcuni gruppi.
SERVICE - Sottolinea le funzioni di servizio del lavoro di polizia, di solito nelle comunità suburbane, di classe media, dove i residenti richiedono un trattamento individuale. La polizia in comunità omogenee può considerare il proprio lavoro come protezione contro gli 'outsider', con interventi frequenti ma spesso informali contro i membri della comunità. Questo atteggiamento permette ai reati di essere di solito più chiari e quindi meno frequenti, lasciando la polizia libera a occuparsi delle funzioni di servizio e del controllo del traffico.

Storia della Polizia di Kings Valley (KVPD)

La Polizia di Kings Valley, forse prendendo esempio dai Dipartimenti di New York e di Boston, è una delle più all'avanguardia del periodo. Nata assieme ai primi insediamenti di Harrison con i Piankeshaw, i propri funzionari venivano direttamente eletti dai cittadini. E sempre sull'esempio di New York, già negli Anni Venti al suo interno c'erano donne poliziotto e agenti afroamericani. La KVPD è sempre stata attenta a tenere una certa imparzialità e una bella facciata pulita, anche grazie alle proprie scelte avanti coi tempi che avevano un grande impatto sull'opinione pubblica. Ma questo non impediva di certo alla corruzione di tenersi lontano dalla Stazione di Polizia. E' storia nota quella che racconta di un membro del KKK, agente di polizia, che ha dato del filo da torcere alle indagini partite dalle famose elezioni del 1926 e dall'odio razziale che è esploso in questa tranquilla cittadina dell'Ohio. Meno noti, non si conoscono almeno i nomi o le facce o quello che davvero combinavano, i poliziotti corrotti con la mafia locale che è sempre stata molto attiva e pericolosa almeno fino al '29, quando la crisi fece piano piano piazza pulita non solo delle attività ma anche di molti membri de La Famiglia.

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RIVERVILLE HOSPITAL
Breve Storia Sugli Ospedali

Nelle culture antiche, la religione e la medicina erano collegate. Le prime istituzioni documentate che miravanoo a fornire cure erano antichi templi egiziani. Nell'antica Grecia, templi dedicati al dio guaritore Asclepio funzionavano come centri di consulenza medica, prognosi e guarigione. E questo è solo l'inizio, perchè andando avanti di secolo in secolo, troviamo in ogni epoca e grazie alle popolazioni, luoghi improntati alla guarigione e alle cure.
E' nel XVII secolo che abbiamo la prima concezione di ospedale moderno. In Europa ,a Londra, successivamente anche in America. Erano chiamati "Voluntary Hospital". I primi ad essere aperti furono il Pennsylvania Hospital nel 1752, il New York Hospital nel 1771 ed il Massachusetts General Hospital nel 1811. In quel periodo nasce anche l'idea degli ambulatori, per i poveri a cui venivano date cure e medicinali gratis. I primi furono aperti New York nel 1771, a Philadelphia nel 1786 e a Boston nel 1796.
E' nel XIX secolo che infine nasce il vero e proprio ospedale moderno.
Negli Stati Uniti il numero di ospedali raggiunse i 4400 nel 1910, fornendo 420.000 posti letto.Questi erano gestiti da città, stati e agenzie federali, da chiese, da enti non-profit indipendenti e da imprese for-profit . Il più grande sistema pubblico ospedaliero in America è la New York City Health and Hospitals Corporation, che comprende l'ospedale Bellevue, il più antico ospedale statunitense affiliato alla New York University Medical School.

Storia del Riverville Hospital

Ci troviamo agli inizi del'800, proprio durante la fondazione della città, come narra la leggenda. Ed è in quel periodo che abbiamo la prima idea di un luogo che potesse dare cura e aiuto agli abitanti della città. Vi era un medico, il dottor Micheal Quinn, che passava di casa in casa o riceveva in una piccola struttura nelle campagne di quella che ora è Riverville. Il Dottor Quinn venne poi sostituito da altri medici.
Verso la fine del 1800, l'idea giunta molto prima nelle altre città americane, arrivò anche a quella che oggi è Kings Valley. Siamo nel 1897 e venne aperto il primo ambulatorio, proprio li dove il dottor Quinn aveva la sua struttura. L'ambulatorio offriva cure, e medicine a tutta la città, e poteva vantare più di un medico e di personale infermieristico.
Durante la prima guerra mondiale, aiutarono la base militari, svolgendo visite di idoneità, e curando militari feriti di ritorno dall'Europa, poi nel 1925 si decise di ampliarlo e con lavori di ristrutturazione e rinnovamento, venne costruito il primo ospedale.
Ai tempi, poteva ospitare 4 pazienti nelle stanze private, e una quindicina in quelle in sala comune. Si ricorda come in quell'anno fu importante l'aiuto del personale ospedaliero, durante il terremoto avvenuto a febbraio. O quando deragliò un treno. E non possiamo non citare, l'alluvione del 1926. Il personale si premurò si spostare tutti i pazienti verso il centro città, in un hotel che divenne centro di cura.
Con l'ampliamento della città, le maggiori richieste, il consiglio comunale e l'assessore alla salute, con progetto medico, decise di ampliare nuovamente la struttura e farla diventare quello che è ora. Un vero e proprio ospedale.
Negli anni recenti, durante il secondo conflitto mondiale, ritornò la collaborazione tra la struttura e la base militare, per visite di idoneità e cure mediche ai militari feriti.
Kings Valley può ritenersi soddisfatta di avere una struttura ospedaliera all'avanguardia e con ottimi medici ed infermiere, nulla da invidiare alle altre città dell'America.

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CRIMINALITA' E RAZZISMO
Una delle caratteristiche degli Stati Uniti, anche negli anni 40, è sicuramente quella di essere una società piena di colori e di culture, dovute a migrazioni continue da ogni parte del mondo dal momento in cui il continente è stato scoperto. Purtroppo questa convivenza non è mai stata facile con nascita di controversie che hanno portato a contestazioni interne e guerre per conquista di territori o supremazia della razza bianca su chiunque. Il razzismo era all'ordine del giorno, in una società in cui da pochi decenni era stata abolita la schiavitù e ancora non c'era nessuna reale integrazione e che, nello stesso tempo, predicava democrazia e uguaglianza. Anche all'interno di Kings Valley ci sono stati episodi spiacevoli, negli anni Venti. Qualcuno è ancora in grado di raccontare di quei mesi, sotto le elezioni del 1926, in cui uno sparuto gruppetto del KKK cominciò a colpire indistintamente asiatici, neri e bianchi 'amici dei negri'.
Qui in città, al Nord, ai confini quasi col Canada, si sono incontrati e si incontrano tante culture arrivate da ogni parte o semplicemente nate li dopo generazioni.

Dagli scontri razziali alla criminalità il passo, poi, è davvero corto. Passare dal cercare di proteggersi, perchè nessuno lo fa per loro, a organizzazioni criminali atte a prendere potere e successo, nonchè a fare soldi, ci vuole poco. Italiani e afroamericani sono l'esempio di tutto questo.

Per ogni 'razza', termine usato con l'accezione del periodo storico in cui ci troviamo (gli anni 40), ci sono tutti gli appofondimenti necessari riguardanti prima e dopo la guerra e la criminalità, e si rifersicono a:

- ITALIANI
- IRLANDESI
- AFROAMERICANI
- EBREI
- TEDESCHI
- ASIATICI
- LATINO AMERICANI
- NATIVO AMERICANI

N.B.: troverai gli approfondimenti intitolati C.R. - nome gruppo etnico

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C.R. - ITALIANI
LA SITUAZIONE ITALIANA

Prima
Gli Italiani hanno sempre giocato un ruolo estremamente importante nella scoperta, nell'esplorazione e nell'insediamento nelle Americhe, fin dai tempi in cui furono scoperte da Cristoforo Colombo. Ma l'arrivo massiccio e importante avvenne dal 1880), col mito dell'America come terra di libertà.
Gli italiani arrivarono nel nuovo paese perché possedevano competenze molto richieste nel campo dell'agricoltura, della fabbricazione del vetro, della seta o nella produzione del vino. Altri furono chiamati per via delle loro abilità artistiche e musicali. Altri ancora arrivarono come avventurieri, ingegneri militari, missionari. Ma il nucleo più attivo ed influente fu costituito da rifugiati politici che abbandonarono l'Italia durante i difficile decenni del primo Risorgimento.
Questa migrazione di massa di fine ottocento inizio novecento, portò anche uno sfruttamento brutale e sistemato sul lavoro, con condizioni di impiego massacranti e stipendi ridotti. In più si aggiunsero discriminazioni razziali che portarono al famoso episodio del tragico linciaggio di undici italiani a New Orleans nel 1981.

Durante
L'emergere e l'affermarsi del regime fascista in Italia furono visti inizialmente con un certo favore da vasti strati dell'opinione pubblica italoamericana, che vi vedevano un'occasione di rinascita del sentimento nazionale italiano e di rafforzamento dei propri legami con la madrepatria. Ma con l'ingresso degli Stati Uniti in guerra, nel 1941, furono prese molte misure, fino al 1943, nei confronti degli italiani, ora considerati nemici. Molti italiani, anche solo sospettati di avere simpatie fasciste, veneri internati, specie in California. Scuole e periodici di lingua italiana chiusi. Per tutta la durata del conflitto, i figli degli italoamericani combatterono con valore nell'esercito americano nei vari fronti di guerra e molti furono quelli che furono impegnati sul fronte italiano. D'altro lato, i molti soldati italiani che a partire dal 1943 giunsero negli Stati Uniti come prigionieri di guerra e quindi come "nemici" poterono contare sull'assistenza delle comunità italoamericane locali e su condizioni di prigionia particolarmente favorevoli. Molti, alla fine della guerra, decisero di rimanere, sposandosi e avendo dei figli.

Dopo
I rapporti amichevoli tra i due stati, Italia e Stati Uniti nel dopoguerra, favorirono la ripresa del cammino di integrazione della comunità italiana nella società americana. Questo cammino di integrazione affievolì i contatti con l'Italia di chi viveva su suolo americano, anche per la scarsa conoscenza della lingua e le politiche restrittive sull'immigrazione. E col tempo le comunità italoamericane escono definitivamente dai ghetti etnici delle Little Italies.
In città, assieme agli Irlandesi e agli Afroamericani, gli Italiani sono tra i più numerosi. Lo sono sempre stati. E spesso hanno il controllo di una zona di città. Una volta c'era La Famiglia. Adesso è ancora tutto da vedersi.

Gli Italiani in Ohio

Gli Italiani in Ohio erano molto impegnati a mantenere il patrimonio e le credenze tradizionali. Nel 1903, a Cleveland gli Italiani fondarono 'La Voce Del Popolo Italiano', il primo quotidiano italiano in Ohio. Entro il 1920, la circolazione della carta aveva raggiunto quasi quattromila mila persone. Molti italiani dell'Ohio hanno istituito organizzazioni sociali. I gruppi furono formati sulla base dei loro ex villaggi in Italia, creando un'organizzazione più familiare.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli italiani dell'Ohio hanno seguito gli Stati Uniti, abbandonando la loro patria. Molti gruppi sociali italiani abbandonarono i loro nomi italiani e adottarono nomi patriottici, come "Abraham Lincoln" e "Betsy Ross". Dopo la Seconda Guerra Mondiale, tra le comunità italiane in Ohio c'è stata una progressiva diminuzione della popolazione, molti di loro si trasferivano in nuove città.

Cosa Nostra In America ...

… sembra sia nata dall'immigrazione di un gran numero di italiani, provenienti dalle regioni povere (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania) alla fine del XIX secolo unitamente al pessimo trattamento da parte delle autorità americane della popolazione italiana emigrante che si sentiva in tal modo spinta a ricercare altrove quell'assistenza sociale che lo stato statunitense non garantiva. La politica del proibizionismo degli anni venti rafforzo involontariamente il contrabbando (alcolico) gestito dalla mafia. Il campo era libero dal fatto che le autorità americane riconobbero tardi l'aspetto mafioso del problema, andando a colpire solo i pesci piccoli. La scalata al potere della mafia italoamericana raggiunse alti livelli durante il proibizionismo e continuo anche dopo che l'alcool tornò legale, nel 1933. C'erano altre vie per fare i soldi, come il gioco d'azzardo illegale, i prestiti, l'usura, l'estorsione, il racket di 'protezione', traffico di droga, ricettazione, racket del lavoro attraverso il controllo dei sindacati e della prostituzione. Nonostante questo, gli anni '30 sono un decennio sostanzialmente più calmo, a causa di un generale risveglio delle istituzioni, ma l'avvento della Seconda Guerra Mondiale risollevò le sori della mafia, grazie alla distrazione della stampa e dell'opinione pubblica sul conflitto. Il razionamento della benzina procurò nuove vie di guadagno.

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C.R. - IRLANDESI
Prima

Di Irlandesi, a Kings Valley, se ne sono sempre visti tanti, tantissimi. Non per niente, il flusso migratorio dall'Irlanda fino agli Stati Uniti è stato costante e continuo sin dall'inizio del XIX. Si racconta che nel 1910 si potevano contare più irlandesi a New York che nella stessa Dublino. E negli Anni Venti Kings Valley non era certo da meno. E la loro presenza in città, non è diminuita negli anni, nonostante la Grande Depressione abbia costretto a modificare l'esistenza di tutti.
Gli Irlandesi furono in grado di farsi velocemente strada nel mondo del lavoro americano, a differenza di altri europei. Uno dei loro punti di forza era la mancanza delle barriere linguistiche che invece erano un problema per altri europei, come per esempio gli Italiani.
Le condizioni di vita non erano delle migliori. Gli irlandesi vivevano in grande povertà, almeno per la maggior parte di loro, e nelle periferie delle grandi città. Le donne si trovavano spesso sole e anche per questo costrette a lavorare nelle fabbriche, a basso costo. Gli uomini, per via di una vita disagiata, si rifugiavano spesso nell'alcool e nella delinquenza. C'erano anche molti casi di pazzia.

Durante e Dopo

In terra natia, in quella Irlanda verde e lontana, c'era una sorta di neutralità, attenta e cauta, durante la seconda guerra mondiale. L'Irlanda aveva scelto questa linea di condotta dopo anni di guerre, tra quella d'indipendenza e quella civile e un certo timore nei confronti degli inglesi con possibili ritorsioni. Nonostante tutto, il flusso migratorio non cessò e dopo la guerra gli irlando-americani si trovavano quasi al vertice della piramide sociale.
E molti americani, ormai, possono annoverare tra i propri antenati sangue irlandese.
Verso l'Ohio, invece, la emigrazione cessa poco dopo la seconda guerra mondiale.

IRISH MOB

La Mafia Irlandese Arriva negli States dal XIX secolo. Le sue radini affondano nelle gang di importazione irlandese, operando nelle principali città statunitensi.Come Cosa nostra, la Irish Mob si sviluppa nei quartieri a maggioranza irlandese di Sommerville e Charlestown di Boston. I gruppi irlandesi erano all'apice della loro influenza durante il periodo del proibizionismo a Chicago, specializzati soprattutto in alcolici e rapine. In ogni caso, sarebbero stati presto soppiantati dai gruppi ebrei e dai boss italiani, in particolare Al Capone e la sua Chicago Outfit. Irlandesi e italiani si trovavano in contrapposizione per il controllo delle attività illecite.
La discriminazione nei confronti degli italiani si riflettè anche negli irlandesi ed è anche per questo motivo che furono portati a coalizzarsi in associazioni criminali e mafiose: è durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale che gli scontri tra italiani e irlandesi cominciarono a diminuire.

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C.R. - AFROAMERICANI
Prima

Da quando fu abolita la schiavitù si venne a creare una convivenza forzata tra bianchi e neri. Questi ultimi vissero a lungo in condizioni drammatiche, in veri e propri ghetti dove non potevano fare nulla con i bianchi. Fino agli anni '40 la situazione rimase stabile con poche rivolte e contestazioni che rimangono isolate, nonostante la NAACP fosse già attiva su territorio nazionale anche se non ancora al suo massimo livello. Negli Anni Venti, comunque, a Kings Valley venne aperta da una donna afroamericana fuori dalle righe, l'associazione legata alla NAACP. E' ancora attiva, situata a Merchant Raw. Negli anni 40, gli afro-americani hanno affrontato ostacoli considerevoli nella loro vita quotidiana a causa delle Jim Crow Laws e dei codici sociali e razziali non scritti. Queste leggi e comportamenti creavano barriere di segregazione molto strette, e la discriminazione pervadeva la maggior parte delle aree della vita. Nonostante queste difficoltà in corso, gli anni '40 sono stati un periodo di creatività, una maggiore opportunità economica e l'inizio del moderno movimento dei diritti civili.

Durante e Dopo

La frase "Double Victory" fu coniata per descrivere i modi in cui il coinvolgimento afro-americano nella Seconda Guerra Mondiale fu sia di un trionfo del totalitarismo all'estero che dei pregiudizi in casa. Quasi un milione di uomini e donne afroamericani lavorarono nei settori dell'industria e della difesa, ma non guadagnarono quanto la loro controparte bianca a causa della discriminazione. I leader del lavoro e gli attivisti minacciarono di marciare su Washington DC, a meno che i lavoratori afro-americani non fossero stati trattati nel modo giusto. Il presidente Roosevelt, cercando di evitare il confronto, firmò l'Ordine esecutivo 8802 nel 1941, che impedì ai datori di lavoro dell'industria della difesa di discriminare sulla base della razza o del paese d'origine. Unità di soldati neri, sebbene ancora separati nelle forze armate, servivano con onore sia in combattimento che non. Fu solo nel 1948 che nelle forze armate non ci fu più la segregazione.
Alla fine della seconda guerra mondiale si mosse un largo movimento di massa contro la segregazione razziale. Gli afroamericani tornano a reclamare diritti politici e civili

IL CRIMINE AFROAMERICANO

Prima

Nei secoli XIX e XX, il crimine organizzato afro-americano è emerso dopo grandi migrazioni degli afro-americani dai Caraibi verso le grandi città del Nordest e del Midwest. In molte di queste comunità e quartieri di recente costruzione, le attività criminali come il gioco d'azzardo illegale, gli spacci clandestini ed il contrabbando sono state viste nel primo dopoguerra e durante il proibizionismo. Sebbene la maggior parte di queste attività siano state gestite da afro-americani, non è chiaro se tali operazioni siano state condotte in modo indipendente dalle organizzazioni criminali più grandi del tempo. Si sa, però, che durante gli anni '20 e '30, il crimine organizzato afroamericano si concentrò ad Harlem di New York dove proliferò il gioco d'azzardo illegale controllato ampiamente da Casper Holstein e da Stephanie St. Clair. Tuttavia, i racket di Harlem erano in gran parte gestiti da banchieri politici indipendenti come St. Clair prima della loro eventuale acquisizione da parte del mafioso Dutch Schultz alla fine degli anni '30.

Dopo

Negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale, il crimine organizzato afroamericano crebbe insieme all'aumento della coscienza sociale afroamericana e in seguito alla mobilità verso l'alto, politico, sociale ed economico. Molti dei maggiori trafficanti di droga negli Stati Uniti sono emersi durante la prima metà degli anni '60 approfittando della crescente forza politica durante il movimento dei diritti civili. Precedentemente dipendente esclusivamente dalla protezione politica e polizia delle Cinque Famiglie di New York, i gangster afroamericani erano più in grado di negoziare con organizzazioni criminali esterne e il controllo di Cosa Nostra sui ghetti cominciò a diminuire.

E' più l'emergere delle gangs che, almeno fino agli anni sessanta, caratterizza di più la criminalità nera. Durante gli anni 1910 e 1920, la Grande Migrazione di più di un milione di neri verso il Midwest creò popolazioni estremamente povere e un'atmosfera favorevole alla formazione delle gangs. Due erano i motivi, quindi, sia l'importante e rapida migrazione, sia i gruppi di atletica giovanile nera, sempre pronti allo scontro. Un altro fattore che incoraggiava la formazione delle bande era il Chicago Riot della corsa del 1919, in cui bande di giovani bianchi terrorizzavano la comunità nera e, in risposta, i giovani neri formavano gruppi per l'autoprotezione.

Tuttavia, la formazione effettiva delle black gangs del Midwest è iniziata solo dopo la seconda guerra mondiale, in concomitanza con la seconda grande migrazione. Erano alla fine degli anni '40, 1950 e 1960 che si formarono bande nere come Devil's Disciples, the Black P-Stones e the Vice Lords.

Durante e dopo gli anni '40, le ganga del Midwest si sono estese drammaticamente a causa dell'espansione dell'immigrazione dal Messico. Fu anche dagli anni '40 agli anni '60 che le gangs nere emergevano come una forza criminale a Los Angeles, in gran parte a causa dell'esclusione sociale e della segregazione. La violenza anti-nera razziale da parte dei giovani bianchi ha contribuito direttamente alla creazione di società di autoproduzione da parte dei giovani neri che si trasformarono in bande nere entro la fine degli anni '60.

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C.R. - EBREI
DOPO LA GUERRA, IN EUROPA

Nel 1945, nei campi di concentramento, le truppe sovietiche e anglo-americane trovano enormi cumuli di cadavere, ossa e ceneri. Ma anche sopravvissuti - Ebrei e non - afflitti dalla fame, dalle malattie e da nessuna speranza di potersi ricostruire una vita.
I profughi, i sopravvissuti, sono quelli che rimangono, nell'Europa del dopo guerra, tra la popolazione ebrea. Vivono in campi istituiti apposta dagli alleati in parti di Germania, Austria e Italia da loro occupati per ospitare gli ebrei in attesa di lasciare l'Europa, una missione non facilissima, per via delle restrizioni delle quote di immigrazione - per chi sceglie l'America - che verranno ridotte nel dicembre del 1945.
Rimane, dopo la guerra, la paura di tornare alle proprie case, a causa di tutto l'odio che ancora imperversa nel Vecchio Continente.
Qualcuno sceglie di spingersi verso ovest, dove si trovano gli Alleati, per trovare un posto dove stanziarsi, rischiando spesso per le violente manifestazioni contro gli ebrei e trovando nei campi profughi aiuti preziosi. E da li, poi, molti di loro attendono di emigrare lontano. Due mete, tra le più importanti. La Palestina. E gli Stati Uniti.

Nel dicembre del 1945, il Presidente americano Harry Truman emana una direttiva che riduce le restrizioni delle quote di immigrazione negli Stati Uniti per persone vittime del regime nazista. Grazie a quella direttiva, più di 41.000 profughi emigrano negli Stati Uniti, dei quali 28.000 circa erano Ebrei.
Ma già dal '38 gli Ebrei varcano le soglie degli Stati Uniti, e trovano difficoltà col visto, con i soldi, con il proprio essere Ebrei. Nello stesso tempo non sono mancati soldati Ebrei, che hanno ricevuto anche premi onorifici, mandati a combattere in Europa

In Ohio, gli Ebrei si sono stanziati dal 1817. A Kings Valley, quindi, la loro presenza non passa inosservata. Dalle congregazioni di Cincinnati e Cleveland, molti si sono spostati verso il confine col Canada, alcuni stabilizzandosi proprio nelle zone di Toledo e Kings Valley, già dagli inizi del '900. L'accoglienza non è delle migliori. Sono guardati con diffidenza, in balia tra l'essere considerati (e considerarsi) dei bianchi a tutti gli effetti, o no.

Il SINDACATO EBRAICO (La Mafia Ebrea)

Il Sindacato ebraico, spesso alternativamente denominato mafia ebraica, mafia kosher o Kosher nostra (quest'ultimo un gioco di parole tra Cosa nostra e il termine ebraico kosher), è una locuzione usata dalla stampa statunitense per definire la criminalità organizzata di matrice ebraica operante negli Stati Uniti d'America, emersa tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo. Nei primi anni venti, stimolati dalle opportunità economiche dei cosiddetti anni ruggenti e dal proibizionismo, alcuni ebrei emersero dallo scenario periferico delle bande per approdare a un livello organizzativo e operativo ben più radicato e fruttuoso. Il crimine organizzato ebraico-americano, derivava dalla povertà e dalle difficili condizioni di vita. Ciò è dimostrato dal fatto che, con il miglioramento della vita degli ebrei, ci fu di pari passo la scomparsa del racket ebraico o la sua fusione con un ambiente criminale americano più etnicamente assimilato. Infatti, loro gangster più emergenti come Meyer Lansky, Dutch Schultz e Bugsy Siegel, non fondarono famiglie criminali come i mafiosi italiani, tanto che, dopo la II Guerra Mondiale, rimasero delle figure legate al crimine organizzato, ma le vere e proprie organizzazioni criminali e le bande, gradualmente scomparvero.

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C.R. - TEDESCHI

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IL SENTIMENTO ANTIGERMANICO
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Il sentimento antigermanico era molto diffuso praticamente in tutto il mondo da prima della Grande Guerra, in Russia, Inghilterra, Canada, Australia, Brasile, ovunque in Europa. Tuttavia com'è facile ritenere, a cavallo tra le due guerre e soprattutto col Nazismo, l'antigermanismo conobbe il suo apice, fino a episodi gravi di discriminazione, violenza e persecuzione nei confronti dei Tedeschi Americani, cioè quella fascia di immigrati -anche naturalizzati- che vivevano da tempo in America e prosperavano in essa. Vale la pena ricordare infatti che dalla Guerra di Secessione in poi, l'immigrazione tedesca fu massiccia e i tedeschi costituivano un terzo di tutta la popolazione immigrata, insomma erano tanti. Curiosamente proprio in Ohio ci furono i primi nugoli di sentimento antigermanico, perchè qui la concentrazione di tedeschi era alta e "discriminare" i tedeschi era divenuto sinonimo di patriottismo, tanto che dalla prima guerra mondiale fu organizzato un Comitato Politico (Ohio's Americanization Committee), che si riconosceva proprio per il sentimento antitedesco e tra le sue attività c'era la messa al bando dalla letteratura di tutti i titoli ritenuti "pro-germanesimo".

L'impero tedesco fu un paese nemico durante la prima guerra mondiale e la Germania nazista durante la seconda. Ciò ha comportato non solo una forte riduzione dell'identità etnica tedesca-americana con attività di soppressione, ma anche una forte diminuzione dell'uso della lingua tedesca, che fino ad allora risultava invece significativo. In ultimo si arrivò addirittura all'internamento dei tedeschi negli Stati Uniti (e non parliamo di prigionieri di guerra, ma proprio di cittadini residenti).

A partire dalla "Grande Guerra" i tedeschi americani vennero accusati di intrattenere alleanze politiche con la repubblica di Weimar e di non essere abbastanza fedeli nei confronti dell'America. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America preparò un elenco di tutti gli stranieri tedeschi, per un totale di circa 480.000 persone, di cui più di 4.000 vennero imprigionati durante il biennio 1917-18. Le accuse comprendevano lo spionaggio a favore dell'impero tedesco o il sostegno al suo sforzo bellico, ma non ci furono mai reali prove di tutto ciò.

In migliaia furono costretti ad acquisire legami di guerra per poter dimostrare la loro lealtà. La Croce Rossa Americana impedì agli individui con cognomi tedeschi di partecipare nel timore di sabotaggio. Una persona subì il linciaggio da parte di una folla a Collinsville (Illinois); Robert Prager venne rapito dalla prigione in cui si trovava in qualità di presunta spia e ammazzato a sangue freddo.

L'isteria bellica condusse alla rimozione dei nomi tedeschi dai luoghi pubblici, sia per quanto riguardava gli oggetti che le strade, le cittadine con nome tedesco e le imprese. Le scuole vietarono l'insegnamento del tedesco fino all'ottava classe. Nelle Chiese era vietata la lingua tedesca. Molti tedeschi dovettero "americanizzare" il cognome, quindi Schmidt divenne Smith e Mueller divenne Miller.

Durante la seconda guerra mondiale, ci fu una pesante recrudescenza del sentimento antitedesco. Dopo l'entrata in guerra dell'America il governo fece internare fino a 11.000 cittadini americani di origine tedesca sulla base di generici sospetti. L'ultimo rilascio di un tedesco americano avvenne a Ellis Island dov'era rimasto imprigionato fino al 1948, cioè tre anni e mezzo dalla cessazione di tutte le ostilità. Nessun tedesco americano fu mai risarcito.

In tutto ciò si inserisce anche il processo di "denazificazione" che sciamava dalla Germania attraverso gli esuli, ovvero la volontà degli Alleati di sopprimre ogni rimasuglio dell'ideologia nazionalsocialista e indicare il popolo tedesco tutto come colpevole della guerra in quella che fu definita la "Campagna di colpa collettiva".

(Grazie a Moses)

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C.R. - ASIATICI
Quando si parla di ASIATICI, negli Stati Uniti, si intendono tutte quelle persone che hanno le proprie origini in Asia, più precisamente in quella Orientale e Sud-Est Asiatico: Cinesi, Coreani, Gaipponesi, Filiipini, Vietnamiti, Hindi, sono solo alcuni dei ceppi etnici esistenti già nei favolosi anni Quaranta. Il termine usato era 'orientali' e a Kings Valley non era tanto diverso dalle altre parti degli Stati Uniti.

UN PO' DI STORIA

Nonostante negli Anni Venti ci fosse stata in città una giapponese all'interno del consiglio Municipale - la cui famiglia era arrivata in America prima dell'inasprimento degli accordi con il Giappone sull'immigrazione e segno che i migranti provenienti dall'Asia sono arrivati già dal XVII secolo -l'immigrazione su larga scala non iniziò prima della metà del XVIII secolo. Le Leggi Nazionaliste sull'Immigrazione nel corso degli anni 1880-1920 proibivano alla quasi totalità dell'immigrazione asiatica l'arrivo negli Stati Uniti. Le leggi di Immigrazione furono riformate proprio dagli anni 40, consentendo una crescita rapida di immigrazione dal sud-est asiatico e consentendo con facilità di diventare cittadini naturalizzati.

LA SITUAZIONE IN CITTA'

Da pochi anni, quindi, si cominciano a vedere più 'facce gialle' in giro per Kings Valley. Se prima erano davvero in pochi, e tutti stazionati nel West Side, assieme ad Italiani, Irlandesi e afroamericani, ora comincia ad essere un po' più facile incontrare gli orientali in giro per la città, con tutto il loro tipico riserbo. Ancora, però, la presenza è davvero poco vasta. E' la costa occidentale che vede una presenza più massiccia, non solo per l'arrivo dei cinesi già nell'800 proprio in quella zona degli Stati Uniti, ma anche per l'internamento dei Giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale, dal 1941 al 1944.

UNA TONG

E' una società segreta cino-americana e letteralmente il nome significa proprio 'un posto dove incontrare la famiglia estersa', riferendosi all'organizzazione che regolarmente s'incontra in ciascun Tong. Sebbene le ton non siano esplicitamente create per guadagni illeciti, ma piuttosto per scopi di protezione e supporto, le loro attività spesso si fanno beffe della legge diventando, a volte, completamente criminali. Le Tong sono simili alle Triadi - organizzazioni criminali di stampo mafioso e cinese - eccetto per il fatto che le Tong hanno iniziato come membri ai margini delle comunità di Chinatown, in diretta contrapposizione con il potere influente della Triade. Il loro interesse principale è l'acquisizione della ricchezza attraverso qualsiasi mezzo. Sono attivi nel gioco d'azzardo, nel commercio d'oppio e nella prostituzione. Due le principali organizzazioni che in quegli anni si contendevano il controllo di Chinatown: il Hip Sing Tong e l’On Leong Tong.

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C.R. - LATINO AMERICANI
Prima della Guerra in America Latina

Il Sudamerica ha una storia controversa e complicata di rapporti commerciali e di dipendenza con gli Stati Uniti, di difficile sintesi. Non fu toccata dalla lunga depressione che, per alcuni studiosi, iniziò dal 1913 e non fu toccata, più di tanto, dalla crisi del '29. Vide, anzi, un fiorire della sua economia, in particolare durante gli anni '30, quando paesi come l'Argentina toccavano il loro massimo potere economico. Sono gli anni in cui molti Stati Latino-Americani furono colpiti favorevolmente dalla visione e dallo stile di Hitlee e Mussolini, da questo forte senso di unione civico e statale. Brasile, Argentina e Cile sono gli stati che più furono influenzati dall'Asse.

Durante la Guerra in America Latina

La seconda guerra mondiale e la decisione di passare dall'Asse agli Alleati, ha aperto a molti stati dell'America Latina un rapporto di dipendenza con gli Stati Uniti per il commercio. E, nello stesso tempo, questa dipendenza fu sfruttata a proprio vantaggio per ricevere tutti gli aiuti possibili dagli Stati Uniti. La richiesta di materie prime da parte degli USA fu molto pressante: Colombia, Cile, Perù sono solo alcuni degli stati che hanno trattato commercialmente le loro materie prime, cercando un prezzo elevato, ma deteriorando col tempo la loro capacità di negoziazione. Il Brasile, poi, una volta che si unì agli alleati, ebbe totale supporto della crescita interna dall'America del Nord. Il Messico, nei panni del presidente Manuel Ávila Camacho, ha capitalizzato la situazione per migliorare la posizione negoziale del Messico con gli Stati Uniti. Panama ne beneficiò per incremento del traffico navale grazie al passaggio del canale. Puerto Rico per l'industria dell'alcool a causa dei mercati Europei bloccati. E' quindi di questi anni il Lend-Lease, emanato nel 1942, un programma che forniva materiali di guerra e altri aiuti dagli Stati Uniti in cambio di basi militari e partecipazione alla difesa dell'emisfero occidentale. Questo trattato ha cambiato l'equilibrio del potere in America Latina con il ritorno di antiche rivalità a causa di quanti aiuti economici e di armamenti ogni paese disponeva e il timore che venissero usati stato contro stato. Solo l'Argentina evitò questo processo di assimilazione statunitense, rimanendo in disparte già dagli anni 30, quando aveva cominciato a intrattenere rapporti e accordi con la Germania Nazista. La sua non entrata in guerra deteriorò ancora di più i rapporti con gli altri stati e gli USA, rimanendo sostanzialmente isolata quando la Germania fu sconfitta, non partecipando neanche alle organizzazioni latino-americane sorte nel dopoguerra.

Dopo la Guerra in America Latina

Durante il decennio 1945-55 la produzione industriale dei paesi latino-americani si raddoppia. Dopo la fine della seconda guerra mondiale in cui gli Stati Uniti avevano vinto su tutto, l’America Latina conobbe un periodo di relativo sviluppo. I vari paesi del continente latino-americano hanno potuto sfruttare le loro particolari contingenze per sviluppare il proprio apparato produttivo. Le maggiori potenze economiche mondiali, per sostenere lo sforzo bellico, avevano determinato un aumento della domanda di materie prime, con la conseguenza di un aumento considerevole delle esportazioni dei paesi latino-americanani.

Immigrazione latino-americana fino alla guerra

Le statistiche storiche di migrazione per questo periodo sono estremamente imprecise a causa di tecniche di enumerazione incoerenti, col cambio di metodi di classificazione etnica e razziale negli Stati Uniti e un movimento abbastanza costante di migliaia di migranti non documentati dentro e fuori il territorio statunitense. La migrazione più massiccia di questi anni, a partire dal 1900 sembra comunque essere quella messicana e, poi, quella Portoricana, un flusso più o meno costante che rallenta durante la Grande Depressione, quando gli immigrati messicani e i loro figli furono costretti a lasciare il paese in una campagna di rimpatrio di massa, mentre aumenta quella Portoricana, in direzione, in particolar modo, di New York City. L'immigrazione messicana riprende dopo che gli Stati Uniti entrarono in guerra, nel 1941. Di fronte a una mancanza di manodopera agricola significativa a seguito del reclutamento, i datori di lavoro degli Stati Uniti cercano di far avvicinare il governo federale al Messico per avere la possibilità di attuare un contratto di lavoro bilaterale di emergenza. Non risultò facile, dato che i messicani erano ancora scottati dal rimpatrio di massa, ma dopo aver garantito un accordo equo tra le due parti, l'accordo si firmò. La popolazione Portoricana cresce di poco negli anni 30, fino allo scoppio della guerra, per poi riprendere fiato, accelerare dopo la guerra, e diventare una delle comunità più presenti e punto di riferimento di un'eccezionale economia etnica.

Latino-Americani in Ohio

Durante i tardi anni XIX e inizio Novecento, milioni di migranti arrivarono negli Stati Uniti d'America, sperando di vivere il sogno americano. I primi immigrati arrivarono ​​da paesi europei e presto gli ispanici provenienti dall'America Centrale o dal Sud e dalla Spagna li seguirono a ruota per iniziare una nuova vita. All'inizio arrivarono solo pochi ispanici, ma da oltre un secolo la popolazione latinoamericana è cresciuta progressivamente diventando una componente influente del settore economico dell'Ohio. Nel 1900, il numero degli immigrati in Ohio era salito vertiginosamente. Solo pochi ispanici risiedettero nelle principali città dell'Ohio, tra cui Cleveland, Cincinnati e Columbus; questi ispanici trovarono lavoro pagato in fabbriche e come altri lavoratori, che erano comunemente nell'agricoltura. Altri immigrati hanno stabilito le imprese che hanno fornito prodotti tradizionali ispanici alla popolazione in crescita.A Kings Valley si sono visti sporadicamente, a causa del fatto che è una piccola cittadina che, però, sta crescendo, nel tempo. Qualcuno, con il sangue caliente di quelle terre, lo si è visto bazzicare nei ruggenti anni venti e si diceva che non fosse una persona raccomandabile. Ma aveva un gran fascino, molte donne potevano confermarlo. Negli anni, tra i flussi migratori discontinui, messicani e portoricani sono passati, sono rimasti, poi sono andati per cercare altrove qualcosa. Una piccola comunità la si può trovare a York Hill.

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C.R. - NATIVI AMERICANI
Breve Storia dei Nativi Americani in Ohio

La storia dei Nativi Americani in Ohio è complessa. Già prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo le vere popolazioni originarie della zona scomparvero o si trasferirono. Si chiamavano Mound Blinders e avevano espanso la loro così civiltà tanto da arrivare, come succede sempre, alla sua brusca fine. Per più di un secolo sembra che nessun popolo nativo si sia insediato dopo di loro.

Quando gli Europei arrivarono in Ohio trovarono due gruppi di nativi importanti: gli Iroquois e i Algonquians e tutte le piccole tribù in giro per questo stato a questi grandi ceppi si rifacevano, due tribù in costante guerra tra di loro, due tribù formate da piccole tribù miste e che li rendevano due tribù miste.

Non per niente il termine 'Ohio' è un termine che viene dalla lingua Iroquoia. Fu dato dai Seneca per l'Ohio River, Ohiyo, che significa 'E' bello'. Non erano la tribù originaria di quelle terre, come abbiano già visto, ma c'erano quando gli Europei cominciarono a insediarsi in quelle terre. Probabilmente, quindi, gli Europei incontrarono prima gli Iroquesi con i quali cominciarono a barattare pellicce per armi e munizioni e altri beni europei.

Gli Algoquians avevano i territori che si espandevano più su, verso il Canada e il Quebec. Ma questo non impediva loro di avere comunque un rapporto di scambio con gli europei, portando i due grandi ceppi di Nativi di quelle terre costantemente in guerra per via delle ricerche di risorse da scambiare.

L'Ohio, però, ha anche altri gruppi di Nativi che si sono stanziati nel tempi, dopo che le lotte interne tra i due grandi gruppi portarono gli Iroquesi a trasferirsi lontano, verso New York.

I Miamis nell'Ohio Occidentale, i Wyandot Hurons nell'Ohio centrale, in seguito gli Ottawas, Chippewas and Potawatomis che si mossero verso Sud, Lungo il fiume gli Shawnee dal sud est. Anche i Delaware, che furono costretti ad allontanarsi dalle loro terre natie, trovarono rifugio in Ohio, sempre in una zona centrale.

Prima della Guerra

Dal 1900 nacquero associazioni sensibili ai problemi degli Indiani, volte a salvaguardare la cultura e la vita dei popoli nelle riserve. Nel 1924, l'Indian Citizenship Act assicurava la cittadinanza a tutti i Nativi. E nel 1934 , con l’Indian Reorganization Act, gli Indiani riuscirono ad ottenere qualche diritto in più e la restituzione di piccola parte dei territori loro sottratti nel corso di decenni di guerre.

Durante e dopo la guerra

Durante la seconda guerra mondiale centinaia di indiani americani si arruolarono nell’esercito americano per difendere la propria nazione indiana e gli Stati Uniti. Chi non era in guerra contribuiva in moltissimi altri modi. Per esempio, molti uomini e donne lasciarono la riserva per lavorare nelle industrie legate alla difesa, provocando una migrazione di massa dalle riserve rurali alle aree urbane scatenata, quindi, da nuove opportunità di lavoro. Nel frattempo, in guerra, ai Nativi fu chiesto di ideare un linguaggio basato sui loro dialetti da usare durante le comunicazioni. Furono chiamati “Code Talkers” ovvero coloro che parlano in codice.E resero un gran contributo alla loro nazione.
La Guerra portò molti cambianti alle riserve indiane e agli indiani d'America al loro ritorno a casa. Questi cambiamenti iniziarono durante la guerra e proseguirono oltre. Al loro ritorno alcuni soldati nativi americani soffrirono di quello che viene definito disturbo post traumatico e rimasero senza lavoro. Dopo la guerra, molti nativi americani si trovarono a vivere nelle città piuttosto che nelle riserve. Nel 1940, solo il 5 per cento dei nativi americani viveva in città. Entro il 1950, questo numero salì a quasi il 20 per cento.
In città di Nativi se ne sono visti davvero pochi, fino ad ora.

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LA SITUAZIONE DELLE DONNE
Durante e dopo la Guerra

Durante la Seconda Guerra Mondiale, le donne hanno svolto un ruolo cruciale in America, poiché le loro controparti maschili sono state spedite su più fronti stranieri nei teatri atlantici e del Pacifico. Con un'abbondanza di opportunità disponibili, le donne hanno riempito i lavori occupati soprattutto dagli uomini e lasciati vacanti a causa della guerra. Molte donne hanno iniziato a lavorare anche nelle fabbriche, costruendo aerei e lavorando nei cantieri navali, dando dimostrazione di come le donne potessero fare anche il 'lavoro maschile', o anche lavorando con l'esercito. Si innescò quindi un cambiamento che diventò difficile arrestare anche dopo che la guerra finì.

Per quanto, al ritorno dalla guerra, gli uomini ripresero il loro posto nella società e le donne vennero di nuovo relegate in casa, quasi sollecitate a farlo, non potendo più avere i ruoli maschili occupati durante la guerra, qualcosa scattò, un meccanismo che ha portato, piano piano all'emancipazione del ruolo della donna.
Non fu così immediato. La fine della guerra è un periodo di passaggio che porta negli anni una regressione al ruolo di donna classico, in famiglia, casalinga, ma apre a nuove possibilità quando alla fine degli anni 40 le donne sono richiamate nel 'mercato del lavoro'.

La consapevolezza della donna che sa, ormai, di poter fare anche altro oltre che accudire la casa e i figli, è qualcosa che bolle in pentola, sotto sotto, e sfocerà col tempo nei movimenti femministi a partire dagli anni '60.

La Situazione delle donne a Kings Valley

A Kings Valley non è tanto diverso come in ogni parte della Nazione. Anche qui le donne hanno sostituito i loro uomini quando sono andati al fronte, chi per combattere, chi come inviato di guerra. E anche qui, come nel resto degli Stati Uniti, le donne stanno piano piano tornando a fare quello che facevano prima, a quella sorta di normalità che non da tutte ormai viene accettata.

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QUESTIONI DI GENERE
Questioni di Genere prima, durante e dopo la guerra

Nella prima metà del XX secolo diversi gruppi e associazioni omosessuali e lesbiche operarono in territorio statunitense, lavorando per lo più di nascosto per evitare la persecuzione della legislazione allora vigente e per far avanzare i loro diritti, ma non si sa molto di loro. Uno dei gruppi maggiormente documentati - nonché il primo ad essere ufficialmente riconosciuto, anche se rapidamente soppresso dopo pochi mesi dalla sua istituzione[6] - è stato la "Società per i diritti umani" (SHR) fondata a Chicago nel 1924 da Henry Gerber (1892-1972); ispirato dallo studioso tedesco dottor Magnus Hirschfeld e dal suo lavoro con il "Comitato scientifico-umanitario", editando la prima pubblicazione esplicitamente per gli omosessuali dell'Illinoisintitolata "Friendship and Freedom", Per tutto il corso degli anni venti le persone LGBT riuscivano a trovare lavoro come animatori o assistenti all'intrattenimento per vari locali urbani e in grandi città come New York.

La Seconda guerra mondiale non ha solo portato a nuovi equilibri e cambiamenti politici, ma anche nella vita di ogni giorno e, di conseguenza, nelle questioni di genere. Le donne, come già abbiamo visto, avevano rivestito ruoli maschili più disparati durante la grande guerra, quando gli uomini si arruolarono per andare al fronte e rimasero solo loro, i bambini e gli anziani. Tornare alla vita di ogni giorno, in casa, come era prima della guerra, non fu facile. Per quanto fosse stato necessario che gli uomini riprendessero la loro vita normale, qualcosa nella coscienza delle donne ormai era cambiato. Molte di loro, infatti, rifiutarono di tornare ai ruoli di genere tradizionali e tra loro molte erano lesbiche.

Ma facciamo un passo indietro. All'interno dell'esercito degli Stati Uniti le donne hanno avuto un posto molto importante ed erano a servizio nel Women's Army Corps. Per venire reclutate, usarono manifesti di donne muscolose, capelli corti e vestite da militare. Molte donne quindi si unirono al WAC per incontrare altre donne e per fare un lavoro maschile. Poche furono respinte perché gay. Molte si resero conto della loro forza e indipendenza.

Lo stato degli omosessuali, quindi, è cambiato intorno alla seconda guerra mondiale. Prima di questo punto, le identificazioni con l'omosessualità erano soprattutto esperienze individuali. L'individuazione degli omosessuali come gruppo è stata stimolata dalle azioni dei militari e del governo federale che hanno tentato di identificare gli omosessuali anche come psicopatici e di rimuoverli dalle posizioni militari in ogni modo. E questa etichettatura da parte del governo ha contribuito a creare uno status di 'gruppo di minoranza' degli omosessuali e come tale il riconoscimento di sè all'interno di un gruppo.

La decisione, di uomini e donne, di portarsi emotivamente ed eroticamente verso persone dello stesso sesso, insieme alla nuova coscienza che questa preferenza li ha resi diversi, ha portato alla formazione di una subcultura urbana di omosessuali di entrambi i sessi. Tuttavia, almeno negli anni '30 questa subcultura rimase rudimentale, instabile e difficile da trovare.

E' la guerra che ha portato, appunto, a rimescolare gli equilibri pre-bellici. Ha interrotto schemi tradizionali di rapporti di genere e sessualità e ha creato temporaneamente una nuova situazione erotica favorevole all'espressione omosessuale. Ha strappato milioni di giovani uomini e donne, le cui identità sessuali si stavano appena formando, dall'ambiente eterosessuale della famiglia e li hanno lasciati in situazioni segregate, come poteva essere il WAC per le donne, o case comuni per le donne lavoratrici che si erano trasferite per cercare lavoro. La guerra liberava milioni di uomini e donne dalle situazioni in cui l'eterosessualità era normalmente imposta. Per gli uomini e le donne già gay, ha fornito l'opportunità di incontrare persone uguali a loro. Altri hanno assaporato la libertà temporanea che la guerra ha fornito.

La giustapposizione dell'opportunità offerta dalla Seconda Guerra Mondiale per gli uomini e le donne gay per esplorare la loro identità e il successivo ambiente repressivo degli anni Cinquanta ha favorito un'atmosfera dissonante da cui emergono le prime organizzazioni omosessuali politicamente attive.

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I PARTITI NEGLI STATI UNITI


I partiti e i loro ideali

Come è accaduto spesso anche in altri stati, il pensiero alla base dei due principali partiti politici degli USA, Repubblicani e Democratici, si è molto modificato nel corso del tempo, abbracciando ideali diversi a seconda del periodo storico, cercando di accontentare al meglio possibile l'elettorato. Non bisogna quindi incorrere nell'errore di giudicare e scegliere uno di questi schieramenti con l'ottima moderna, giacché vi sono alcune sensibili differenze tra oggi e gli anni '40-'50, in cui trova vita l'ambientazione di gioco. Qui di seguito è riportato un breve riassunto chiarificatore.

N.B.
Partito Democratico e Partito Repubblicano, sono solo i due partiti con più seguito. Esistono altri gruppi politici minori a cui è possibile affiliarsi, ma la cui presenza nel panorama Statunitense è praticamente nulla.

Partito Democratico

Fondato da Thomas Jefferson e James Madison, è il partito politico più vecchio al mondo. Da metà dell'800 si è posto sul lato destro rispetto al Partito Repubblicano e per le sue idee si è sempre dimostrato molto più conservatore dell'avversario. Dal 1932, con Franklin Delano Roosvelt, 32° Presidente degli Stati Uniti, ha iniziato a mutare la sua natura, proponendo una filosofia attivista nei confronti della classe lavoratrice: il liberismo. Nonostante un'alleanza intrapartito a sostegno del New Deal, i cui effetti positivi sono ancora vivi nella memoria degli americani, i Democratici non si sono ancora affatto svincolati dal passato. Quasi la metà del partito, i Democratici del Sud, è ancora promotore della segregazione razziale, isolamento economico e del potere in mano alla classe dirigente.
Il partito è diviso in due principali correnti in questo periodo storico:

⁃ Ala Conservatrice: Nasce per opporsi ai Radicali Repubblicani che volevano garantire il diritto di cittadinanza agli schiavi liberati ed acquisire potere ai danni degli ex Confederati (il “Sud”). Sono sostenitori della dottrina fiscale (privatizzazione delle azione e deregolazione del mercato), della dottrina sociale (pena di morte, controllo militare serrato, sacralità del matrimonio , proibizionismo) e tradizionalismo (morale cristiana e massima fiducia nella tradizione locale). Molti conservatori democratici hanno creato un'alleanza, non ufficiale, con i conservatori repubblicani, per bloccare l'eccessivo liberismo di F. Roosvelt.

⁃ Ala Liberale/Progressista: Corrente formatasi a partire dal presidente Franklin Delano Roosvelt. I liberal, chi ne fa parte, appoggia una forma di liberismo sociale, un'ideologia sostanzialmente progressista, molto vicina ai valori socialdemocratici (centro sinistra). Vicini ai sindacati, all'uguaglianza sociale nei confronti di gruppi etnici come gli ebrei e gli stessi afroamericani. Responsabili del New Deal, programma di riforme economiche all'avanguardia per l'epoca, che ha permesso al paese di risollevarsi dopo la crisi del 1929. Il termine liberismo si diffuse negli Usa per non utilizzare il termine, considerato filosovietico, di “socialismo”.

E' bene accennare alle importanti riforme legate New Deal, per far comprendere il contesto sociale e l'importante visibilità positiva ottenuta dal partito a seguito di ciò.

⁃ Stanziamento di 500 milioni di dollari per impiegare i disoccupati in programmi di lavori pubblici.
⁃ Legge di bilancio, approvata nel 14 marzo 1933, che tagliò le spese del bilancio federale, gli stipendi pubblici e le pensioni dei veterani della prima guerra mondiale.
⁃ Abrogazione del proibizionismo (es. con la vendita regolamentata di alcolici)
⁃ Vietò alle banche di operare nel settore finanziario, assicurando i risparmi degli statunitensi fino a 5000 dollari.
⁃ Controllo dello stato sulle operazioni in borsa.
⁃ Statalizzazione dell'energia elettrica, per porre un tetto ai prezzi sull'energia elettrica, favorendone la diffusione tra tutti gli americani.

Partito Repubblicano

Fondato il 20 marzo 1854 da militanti di preesistenti movimenti antischiavisti del Nord (Coscienze Whigs e Free Soil Democrats) che si unirono a dar vita ad un raggruppamento politico in grado di opporsi all'allora governo del Partito Democratico. La sua politica innovatrice gli ha valso l'adesione di molti membri di varie chiese protestanti, contrari allo schiavismo per ragioni morali, a differenza di molti cristiani cattolici. Spesso è conosciuto con il nome di “Partito di Lincoln”, primo presidente repubblicano (1860) , il quale attuò una politica di accoglienza nei confronti degli immigrati europei e supportò apertamente l'abolizione della schiavitù (ideologia “Free Soil, Free Labor, Free Men”). Il livello di libertà concesso ai neri, era argomento di dibattito tra i repubblicani: se in generale tutto il partito sollecitava la gente di colore al voto, si formò una divisione al sud (tra coloro che non avrebbero mai voluto vedere un afroamericano politico e coloro che invece la vedevano come un'occasione per guadagnare ulteriori consensi), dove l'influenza del pensiero dei Democratici era viva. Nel 1872, furono eletti e scelti per la prima volta Senatori e Rappresentati di
Dal 1860 al 1912, i Repubblicani approfittarono dello stereotipico di ribelle, alcolizzato, cattolico con cui venivano identificati i Democratici (irlandesi e tedeschi tra tutti) per guadagnare ulteriore approvazione popolare, venendo associati al ruolo di portatori di ordine sociale. Il partito cominciò a fare della morale un suo punto di forza, arrivando infine ad abolire l'alcool (proibizionismo) ed introducendo molte norme di controllo del territorio.
Se molti americani, soprattutto quelli assai religiosi, apprezzarono la manovra, di contro i democratici acquisirono consensi dalla classe operaia .
All'inizio del '900 con William McKinley e Theodore Roosevelt (da non confondere con F. Roosvelt) , premio nobel per la pace, i Repubblicani conobbero un decennio di progressismo, che diede vita all'ala Progressita del partito.
Negli anni '30, i Repubblicani si dimostrarono forti sostenitori del movimento per i diritti civili degli afroamericani e dei diritti delle donne (arrivando addirittura a essere a favore dell'aborto e dei metodi contraccettivi). Il partito, pur sé diviso tra interventisti e non intervenisti, fece particolare pressione politica affinché gli USA intervenissero in guerra a favore del Regno Uniti e così, la maggior parte delle risorse impiegate nel New Deal, furono utilizzate per creare posti di lavori nell'industria bellica.
Il partito è diviso in tre principali correnti in questo periodo storico:

⁃ Ala Tradizionalista: una delle correnti più antiche di conservatorismo, risalenti al nuovo umanesimo. I conservatori tradizionalisti sono a favore del rinnovamento educativo e culturale, del localismo, del localismo, del comunitarismo civico, delle leggi naturali, della fede e della società organica. Sono stati tra coloro che hanno fortemente sostenuto il proibizionismo, associando il vizio al peccato, ed il peccato all'anarchia. Alcuni di loro hanno sostenuto politiche di isolazionismo e non interventismo nei due conflitti mondiali. Hanno svolto un ruolo importante nell'ultimo periodo, condannando apertamente Franklin Roosevelt per essere andato contro la tradizione che prevedeva un massimo di due mandati presidenziali.

⁃ Ala Progressista: corrente nata a cavallo tra il 1896 ed il 1932 per merito dei presidenti William McKinley e Theodore Roosevelt. McKinley si rivelò un abile economista, si affidò al mondo finanziario, alle ferrovie, all'industria ed garantì al ceto medio il proprio sostegno ed il Partito Repubblicano divenne il partito degli affari. Alla sua morte, per assassinio, lo succedette Theodore Roosvelt. Egli si dimostrò essere la personalità più dinamica della sua epoca, affrontando senza paura l'ala conservatrice, molto forte, del partito. Sostenne il pluralismo (rispetto e tolleranza fra gruppi sociali diversi) ed arrischiò la posizione dei repubblicani nei confronti delle grandi imprese, imponendo leggi anti-monopolio (con cui si fece molti nemici interpartito che lo rinnegarono apertamente) e regolamentazioni sul controllo della qualità degli alimenti. La sua politica estera fu aggressiva ed interventista, per natura strenuo difensore degli interessi statunitensi nell'America Latina, insistette anche per l'ingresso degli USA nella Grande Guerra (prima guerra mondiale). Fu con lui che nacque il “progressismo di Roosevelt” che costrinse i Democratici, nella Seconda Guerra mondiale, ad affrontare i tedeschi e che fece reinvestire parte del risorse del New Deal in favore di una massiccia produzione bellica per creare posti di lavoro.

⁃ Ala Liberale: corrente formatasi negli anni '30 del XX secolo (un po' di ispirazione progressista) da un certo numero di Repubblicani nordorientali che iniziarono ad assumere posizioni sempre più liberali nei confronti dei sindacati, in materia di spesa pubblica e delle politiche del New Deal. Si ricorda tra tutti il newyorkese Nelson Rockefeller, La corrente liberale enfatizza il libero mercato (non intervento dello stato in economia), seppur con un certo grado di regolamentazione. Accettarono di aumentare le tasse alle classi sociali più ben abbienti (di cui spesso facevano parte) per aumentare la spesa pubblica e promuovere la crescita economica. Non parlarono mai apertamente di questioni religiose, sostenendo invece movimenti per i diritti civili degli afroamericani e dei diritti delle donne (come detto sopra, sostenendo anche aborto e l'uso di metodi contraccettivi). Pseudomoderati, si possono definire una via di mezzo tra i progressisti ed i tradizionalisti.

(Grazie a Jonathan)

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IL CONSIGLIO COMUNALE

Il consiglio comunale di Kings Valley ha la sua sede nel Municipio cittadino, sito in Piazza Harrison, in un edificio storico. All'interno sono situate anche le sedi dei partiti. Quello Democratico e quello Repubblicano.
Il sistema di organizzazione del governo locale è il Mayor-council governement system nella sua forma debole, in cui il sindaco presiede le sedute del consiglio, non ha il potere di veto sui voti del consiglio ed i consiglieri hanno il controllo dei propri settori.
- Sindaco
- Presidente del Consiglio

Membri del consiglio:
- Consigliere per la sicurezza
- Consigliere per la salute
- Consigliere per la finanza e il bilancio
- Consigliere per i parchi e le attività ricreative
- Consigliere per le proprietà ed il territorio
Elezioni:
Durante il periodo delle elezioni, per poter concorre alle cariche accessibili è necessario affiliarsi ad un partito, così da inserirsi nell’organico del nuovo candidato ed avere la possibilità di essere scelto come consigliere comunale in futuro.
A Kings Valley nell'anno 1948, ha vinto il partito democratico dell'attuale sindaco Mark Waterford


Abbastanza apprezzato in città, soprattutto dopo l'aumento del tasso di criminalità, è un uomo di polso che crede fermamente nel suo programma politico.

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